martedì 28 agosto 2012

L'Ombra del Tiranno - Intervista all'autore A.H. Den

Buondì! Perdonate la mia prolungata assenza. Oggi voglio presentarvi "L'Ombra del Tiranno", un libro uscito a giugno 2012 e creato dalla penna (o dalle mani?) di un autore esordiente di Firenze dallo pseudonimo Alessandro H. Den. Non perdetevi l'intervista inerente la trama, la concezione odierna del genere fantasy, la situazione editoriale italiana e tanto altro!


Titolo: L'Ombra del Tiranno
Autore: A.H. Den
Editore: ilmiolibro.it
Formato: 15x23 - Copertina Morbida - bianco e nero
Pag. 460

Trama: Una Tempesta annuncia l'inizio dei cambiamenti per un mondo rimasto per quasi mille anni vittima della lotta tra le due grandi potenze del pianeta: l'Impero di Selthon da una parte e il Regno di Naren dall'altra. Nel mezzo, a separarli, il grande Oceano Centrale. La capitale imperiale è il teatro di questi cambiamenti, uno dei suoi funzionari l'uomo che riceverà da quattro figure angeliche un bambino nel quale è riposta la speranza di liberare il pianeta da un'antica e oscura minaccia...

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L'Autore:
Nato e cresciuto a Firenze inizia a scrivere alle elementari anche se alcuni tentativi di scarabocchi sono documentati fin dall’asilo. Famoso per aver lasciato segni pittorici del suo passaggio ovunque (fogli, banchi, persone), crescendo si appassiona a troppe cose per sceglierne solo una quindi si iscrive alla Facoltà di Design dove può esprimere e sperimentare il suo essere poliedrico. Inizia a scrivere il primo libro, “L’Ombra del Tiranno” a sedici anni ma inizia a crederci solo dopo averlo cestinato e ricominciato dall’inizio per la quinta volta. Attualmente è in fase di ultimazione il secondo libro della saga.

                                                               Guarda il Booktrailer!

 

 
Intervista all'autore Alessandro H. Den

R: Ciao Alessandro e benvenuto nel blog Follie di Libri! Iniziamo subito con la prima domanda, la più scontata: come è nata la storia de "L'Ombra del Tiranno"?

A: La storia è nata tanto tempo fa, più o meno correva l’anno 2002. All’epoca avevo scritto un embrione della storia ma non avevo i mezzi sufficienti per iniziare un’avventura che non sapevo dove mi avrebbe portato. Se non sbaglio ( ma non ci giurerei) i personaggi iniziali esistevano già tutti ma il tema doveva essere la ricerca di Atlantide. La svolta è avvenuta nel 2003 quando ho avuto la fortuna di sognare l’inizio del libro. Al mattino, con la mente fresca ma poco lucida ho iniziato a scrivere. Riassumendo direi che è stato un parto piuttosto felice.

R: Domanda n.2: So che sta per essere sfornato il secondo libro della saga. Puoi svelare ai lettori qualche anticipazione a riguardo? Quanti volumi sono in cantiere?

A: Vedo che sei ben informata! Parto dall’ultima domanda così lascio gli spoiler per ultimi. I romanzi dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere sei, anche se all’inizio credevo sarebbero stati in un primo momento tre e poi quattro. Diciamo che la storia è cresciuta e si è evoluta abbastanza per essere condensata in soli tre libri.
Riguardo la prima parte della domanda…Come ogni fantasy che faccia parte di una saga è stato necessario creare suspance e aspettativa (che di sicuro non mancheranno), cercando di non creare uno stacco brusco rispetto al primo romanzo e di mantenere invariata l’atmosfera. Per tutti coloro che sono curiosi di sapere di più sul passato di alcuni personaggi ci saranno parecchie sorprese! Stop agli spoiler direi!

R: Domanda n.3: Ultimamente il genere fantasy sta subendo diverse diramazioni, con il rischio di voler catalogare i libri in generi e sottogeneri che poco hanno da spartire tra loro. Cosa ne pensi a riguardo e in che ambito collocheresti L'Ombra del Tiranno?

A. Personalmente sono poco incline a cercare la definizione esatta nell’intricato groviglio dei sottogeneri, per me L’Ombra del Tiranno e, per estensione, la saga, fanno parte del genere Fantasy. Mi è capitato di leggere alcuni pareri contrastanti riguardo all’impiego della tecnologia nei romanzi fantasy, personalmente da appassionato di Final Fantasy credo ancora che il classico cappa e spada, la magia e la tecnologia possano convivere perfettamente tra le stesse pagine.

R: Domanda n. 4 Qual è il tuo rapporto con la scrittura e quali sono i tuoi autori preferiti?

A: La scrittura per me è amore. Non la definirei passione, hobby o quant’altro. Ho sempre visto questa attività come uno slancio affettivo, un dare ed un ricevere reciproco con se stessi, qualcosa che nessun’altra cosa nella quale mi sono impegnato (nemmeno lo studio) hanno saputo darmi. Di autori preferiti ne ho parecchi ma ti assicuro che solo due scrivono fantasy! Asimov, Simmons e Adams per la Fantascienza, Le Guinn e Rowling per la narrativa Fantasy, Ken Follet, Wilbur Smith, Deaver per i thriller. Tengo a sottolineare il fatto che ho un occhio di riguardo per un’altra autrice esordiente, Maria Elena Gattuso e per la sua opera prima, Il ragazzo del Destino. Se l’autrice sta leggendo questa intervista è pregata di non urlarmi qualcosa contro ^^.

R: Tranquillo, l'autrice è per il momento impegnata a intervistarti, perciò ha deciso di rimandare le urla contro la pubblicità occulta a un secondo momento. Domanda n. 5: Quando la saga sarà terminata, hai in mente di scrivere altre storie o ci stai già pensando?

A: Negli anni di storie me ne sono venute parecchie in mente ma per scaramanzia non ne ho mai iniziata nessuna (anche se esistono alcune eccezioni che confermano la regola). Nei vari progetti esistono alcuni prequel non ben specificati per la saga che attualmente sto scrivendo che andrebbero a coprire un arco temporale molto ampio.
Cambiando del tutto genere letterario è parecchio tempo che mi frulla in testa l’idea di scrivere qualcosa di pura narrativa, a dire il vero mi è capitato di iniziare a scriverlo in un periodo di aridità letteraria dovuto a sua volta da un periodo non particolarmente felice della mia vita. Adesso sto pensando di riprendere il testo in mano come momento di pausa e riflessione prima dell’inizio della stesura del terzo libro.

R: Domanda n. 6: Come avviene la creazione di un personaggio?

A: A dire la verità può sembrare piuttosto strano ma ho sempre cercato di creare personaggi che si adattassero alla situazione in cui erano immersi. Cerco di spiegarmi meglio: per quella che è la mia esperienza ho sempre evitato di creare ex nihil personaggi che non fossero funzionali o utili in qualche frangente o che dovessi adattare forzatamente alla storia. Per quanto riguarda il carattere e le loro caratteristiche difficilmente mi capita di ispirarmi a qualcuno in particolare, in questo caso lascio che sia la narrazione a guidarmi, dando loro libertà di muoversi e di pensare come meglio credono.
La parte più divertente sono i nomi che, di norma, vengono quasi da ultimo. Non nascondo che alcuni siano stati quasi tirati con i dadi mentre altri celano invece qualche aneddoto o qualcosa di umoristico.

R: Domanda n. 7: Quando hai deciso di puntare sull'autopubblicazione e cosa ne pensi dell'editoria italiana al giorno d'oggi?

A: Me lo ricordo come se fosse ieri. Scherzo, è stato il 21 giugno (2012 n.d.r.), data che considero un po’ magica e di buon auspicio, almeno per il momento così è stato. L’autopubblicazione non è stata una scelta obbligata ma ero dell’idea che dopo ben quattro anni di ristagnamento
Il mio romanzo meritasse una chance di qualche tipo. L’editoria italiana non è sicuramente un mondo nel quale è semplice entrare (soprattutto se consideriamo la grande editoria), tantomeno spiccare. Non conoscendo adeguatamente le dinamiche e i meccanismi che lo muovono non posso permettermi né di condannare, né tanto meno di santificare. L’unica critica che mi sento di muovere, più che altro una preghiera, è cercare di dare una visibilità maggiore agli autori nostrani piuttosto che tradurre ogni romanzo “clone di…” che arriva dall’America. Sarebbe un segnale forte che sono sicuro spingerebbe molti aspiranti scrittori a raccontare e inventare storie con la propria testa, non basandosi sulla linea tracciata e percorsa già da innumerevoli altri.

R: Domanda n. 8:  So che è attiva una catena di lettura del libro. Come si partecipa?

A: Semplicissimo. Basta registrarsi sul sito anobii.com che consente agli autori emergenti di farsi conoscere da tantissimi potenziali lettori tramite i numerosi gruppi - Terra di altrove, due chiacchiere con gli autori, Catene di lettura - giusto per citarne alcuni e organizzare così catene di lettura, utilissime per ricevere critiche, pareri diversi e perché no, anche spunti, appunti e consigli per correzioni da apportare all’opera. Altrimenti basta cercare L’Ombra del Tiranno su facebook all’indirizzo facebook.com/LOmbraDelTiranno, mettere mi piace e segnalare la vostra adesione per essere messi in lista!

R: Domanda n. 9 Una frase o citazione del libro che possa spingere i lettori a comprarlo:
A: Sono molto attaccato al canto che si trova proprio all’inizio del romanzo e che, per così dire, ne fa una velocissima panoramica.

“Sotto una Volta del cielo nemica,
una nera processione inneggia alla Bestia Antica,
Niente del mondo dovrà restare
Quando il Nostro Signore riuscirà a tornare,
Anche gli Angeli dal cielo inchinarsi dovranno
Quando sulla terra si allungherà l’Ombra del Tiranno”


R: Domanda n. 10: C'è qualcos'altro che vorresti aggiungere?

A: Vorrei ringraziare tutti quelli che non hanno mai smesso di crederci e che adesso stanno leggendo il romanzo e desidero inoltre ringraziare te per aver deciso di intervistarmi così inaspettatamente, cogliendomi quasi ( e felicemente!) alla sprovvista. In sintesi, mi son divertito un sacco e spero possa arrivare presto l’occasione giusta per invertire i ruoli!

R: Ringrazio l'autore per la sua disponibilità e vi lascio con un'altra frase tratta dal libro "L'Ombra del Tiranno":


"Cime di monti,
Colli lontani,
Gemiti di pianti,
Raggi diafani.
Il vento del mondo ha cambiato il destino.
Mai più di un uomo è certo il cammino."

(Intervista a cura di Rose Mary)


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