venerdì 10 agosto 2012

I Classici - Recensione di "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen

Titolo: Orgoglio e Pregiudizio
Autrice: Jane Austen
Editore: Rizzoli - I Capolavori I più grandi romanzi della letteratura straniera
Finito di stampare: 2009
Traduzione: Maria Luisa Agosti Castellani
Prima edizione: 1813

Descrizione: L'educazione sentimentale delle cinque sorelle Bennet è destinata a sottostare alla logica che impone a ogni ragazza di incastrare uno "scapolo fornito di un buon patrimonio". Gli imprevedibili incidenti dell'amore, però, complicheranno il progetto dei ennet di dare in sposa almeno una delle figlie. Brioso come un minuetto, questo romanzo è sospinto dallo stile elegante della Austen, cerimoniere di danze che, quando scrisse il suo capolavoro, aveva poco più di vent'anni e una miracolosa conoscenza della geometria delle passioni.

L'Autrice: Jane Austen (1775-1817) è una delle più grandi e amate scrittrici di tutti i tempi. Tra le sue opere figurano capolavori quali Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, Mansfield Park e Emma. A discapito di una vita ritirata e apparentemente priva di eventi notevoli, Austen fu un'acuta interprete del suo tempo oltre che una delle voci più raffinate della prosa inglese di sempre.

"E' verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi. 
Per poco noti che siano i sentimenti o le mire di un uomo di tal sorta, questa verità è così solidamente radicata nella mente delle famiglie circostanti, che subito, al suo primo apparire in una cerchia di vicini, egli viene considerato di diritto di proprietà dell'una o dell'altra delle loro figliole"

Recensione: L'incipit di orgoglio e pregiudizio è ricco di una frivolezza pungente dal retrogusto amaro. La signora Bennet, madre di cinque figlie femmine, cerca di convincere il marito a far visita al nuovo vicino, il Signor Bingley, un giovane uomo dotato di un cospicuo patrimonio che lo rende perfetto come possibile marito per una delle sue figlie maggiori: Jane e Elizabeth. Il signor Bennet sembra staccarsi dalle logiche della moglie, eppure è consapevole che la sua casa, una volta che egli non ci sarà più, sarà ereditata da un lontano parente, in quanto maschio, e non dalle sue figlie. Durante il ballo tenuto dal signor Bingley, Elizabeth incontra il signor Darcy, un caro amico di Bingley. Quando quest'ultimo lo esorta a ballare con Elizabeth, egli, che si rifiutava a prescindere di ballare con qualsiasi dama, non solo rifiuta il consiglio, ma definisce la ragazza "passabile" in quanto a bellezza, ma non eccezionale. Jane in seguito viene invitata a pranzo da Bingley e da sua sorella, che brama di sposare un giorno il signor Darcy e unire le due famiglie. Quando Elizabeth raggiunge la sorella, poiché Jane cavalcando sotto la pioggia si è gravemente ammalata ricevendo l'ospitalità dai Bingley, iniziano i battibecchi con il signor Darcy, i loro scambi di vedute e opinioni. Elizabeth cercherà di comprendere il suo carattere, ma sarà frenata dai pregiudizi della gente, sui quali alla fine dovrà ricredersi. Il Signor Darcy dal canto suo è troppo orgoglioso per poter ammettere di provare qualcosa per una ragazza di umili origini e con una madre così ignorante. Intanto dopo questa parentesi giunge a casa Bennet il lontano cugino, il signor Collins, che un giorno erediterà la casa, un uomo per niente appetibile e interessante sotto tutti gli aspetti. Egli si dichiara a Elizabeth, che lo respinge più volte, così il giorno dopo il signor Collins decide di fare la proposta a Charlotte, sua amica e vicina di casa, che accetta senza pensarci due volte. Ecco che viene fuori l'opportunismo di Charlotte, una donna che si sarebbe trovata bene caratterialmente con il marito, anche se non lo avrebbe amato, e che, incurante delle dicerie, decide di sposare un uomo che fino al giorno prima si era dichiarato per la sua amica d'infanzia. Non è un personaggio malvagio, ma semplicemente una giovane donna che non si preoccupa affatto dei sentimenti, ma mira al sistemarsi per tutta la vita. Inutile dire che la signora Bennet non digerirà affatto questo colpo da parte della figlia e della sua vicina di casa, anche perché il signor Bingley si è trasferito a Londra da mesi è non è più ritornato, nemmeno per l'estate, con grande sofferenza di Jane, che decide di partire per la città con la speranza di rivederlo invano.
Intanto Elizabeth va a trovare Charlotte e suo marito, il quale ha un'ammirazione sconfinata per la sua vicina, Lady Catherine de Bourgh, ovvero la zia del signor Darcy! Egli verrà più volte a trovare la zia finché un giorno non deciderà di dichiararsi a Elizabeth, con un'orgoglio e una sfacciataggine riprovevoli. Elizabeth lo rifiuta, umiliata e amareggiata per tutto ciò che si è sentita dire sulla sua famiglia e il giorno dopo riceve una lettera di spiegazioni dal signor Darcy, dove scopre che egli non è l'uomo malvagio dipinto dal colonnello Wickham con il quale Elizabeth aveva fatto amicizia, bensì è lo stesso Wickham, a detta di lui, ad essere interessato soltanto al denaro e a trovarsi una dote.
La vicenda si snoda: Elizabeth scopre che è stato il signor Darcy a mettere in dubbio i sentimenti di Jane verso Bingley e quindi ad allontanarlo da lei, complice la sorella di Bingley. 

Il personaggio di Darcy, da oscuro, sprezzante e orgoglioso, subirà una trasformazione, divenendo gentile, loquace e degno di stima e ammirazione da parte di Elizabeth. Egli cambierà, si sforzerà di temprare il suo carattere per lei, che ne rimarrà meravigliata. Quando la sorellina di Elizabeth fuggirà con Wickham, sarà Darcy a risolvere l'apparente scandalo e a farli sposare. Infine, superato l'ultimo ostacolo dell'opposizione di Lady Catherine, la quale mai avrebbe voluto che il nipote sposasse una ragazza così poco nobile, i due potranno finalmente rendersi conto che l'orgoglio e il pregiudizio hanno impedito loro di andare oltre l'apparenza e di vedere col cuore, ma forse, se non vi fossero stati, l'interesse verso l'altro e perfino il sentimento non sarebbero stati tanto forti da trasformare due caratteri così simili e complementari.

Un grazie a Jane Austen per averci regalato questo capolavoro della letteratura inglese.

                                                                 Voto: 4.5/5


Trailer del film

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