giovedì 6 dicembre 2012

10 Ebook Gratis - Partecipa e vinci Il Ragazzo del Destino - Scadenza 25 Dicembre




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In palio 10 copie dell'ebook Il Ragazzo del Destino - M.Elena Gattuso - Edizioni Il Ciliegio

Gratis anziché 9.49€ !

Per partecipare:

- Lasciate un solo commento sulla pagina dell'evento (non qui) scrivendo una frase inerente il "destino" (di autore noto: 1 punto - di vostra ideazione: 2 punti)

- Taggate nel commento fino a 10 amici (1 punto per ogni amico)

- Diffondete la notizia sui vostri canali, segnalando i link (per avere più punti, 1 a condivisione)

Le 10 frasi più suggestive, unite al punteggio, vinceranno il libro versione ebook e saranno pubblicate sulla pagina facebook de Il Ragazzo del Destino. Un grazie a tutti per la partecipazione! 

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"Il Ragazzo del Destino"

di M.Elena Gattuso - Edizioni il Ciliegio

 Il Destino, un insieme di eventi inevitabili e non solo. Nelle sue molteplici forme diviene umano possessore di corpi quasi assenti. Attorno ad esso, la vita di Rebecca, dolce e pensierosa, mossa da una inavvertita voglia di cambiamento. Tra i due un patto. Quest’ultima la parola chiave che lega immaginazione e calamità ad un breve arco di tempo: sette giorni alla protagonista per poter sconfiggere il fato. In lei, una domanda catartica, l’attrazione per le cosiddette coincidenze e un susseguirsi di prove che rendono instabile e lacunoso il suo cammino di trasformazione.
Tra le pagine, l’Amore, inteso come cuore pulsante che recita realtà e desideri, lontano da spiegabili eventi e vicino a tipiche suggestioni giovanili.
Eppure, il fulcro del romanzo resta la volontà. Ciò che muove il mondo è il non arrendersi anche quando scompare un ultimo spiraglio.  
La disperazione, la follia, una scelta che a Rebecca costerà la vita, ma … tutto può accadere, la fantasia è ciò che resta. 
(Recensione a cura di Rachele Campi)

"Non è importante se vinci o se perdi ma in che modo giungi a una delle due vie. Se sai di essere destinata a perdere e ti arrendi subito, è un conto; se invece perdi sforzandoti di lottare, è tutta un'altra cosa, perché in questo modo riuscirai a comprendere a fondo il progetto che qualcuno ha designato per te...".


L'opera è stata adottata presso il liceo linguistico Giovanni Bertacchi (Lecco) e presso l'ITT Marco Polo di Firenze come testo formativo.

Guarda il Booktrailer

mercoledì 31 ottobre 2012

Autori Esordienti: I Quattro Principi di Sàkomar – Il Regno dell’Acqua - di Cristina Cumbo

Buondì! Oggi voglio presentarvi un'autrice esordiente e il suo libro Fantasy per ragazzi, primo di una trilogia:

Titolo: I Quattro Principi di Sàkomar – Il Regno dell’Acqua
Autrice: Cristina Cumbo
Genere: Fantasy per ragazzi
Pag. 273
Prezzo: 16.50 €



Sinossi: Christine, Fabio, Roby e Valenthine sono quattro fratelli, molto legati fra loro. Durante l’estate, iniziano ad essere vittime di strani fenomeni paranormali: Christine si ritrova avvolta da spire d’acqua in varie occasioni, Fabio riesce a sfondare il terreno su cui cammina, Roby spicca salti incredibili come sospinta da correnti d’aria e Valenthine riscalda ciò che tiene in mano fino a farlo diventare incandescente.
Una sera, quando tutta la famiglia è pronta per andare a fare un giro in macchina, Valenthine e Christine vedono una luce nel cielo che, a prima vista, sembra un UFO. Il bosco vicino casa si illumina a giorno e i ragazzi rimangono accecati momentaneamente per accorgersi, solo più tardi, che il tempo si è fermato, facendo rimanere immobili nelle loro posizioni il padre e la madre.
Dal folto del bosco, si materializzano due esseri fantastici che si rivelano essere l’Elfo Stephenyl e la Fata Arystal, provenienti dal mondo parallelo di Sàkomar. Ai quattro fratelli viene rivelato di essere i Principi prescelti per riportare la pace a Sàkomar e per salvare la loro dimensione da una guerra scatenata dal Cavaliere del Cuore Nero. A tutti vengono consegnati degli amuleti che faranno aumentare i loro poteri e li faranno governare su popoli composti di esseri fantastici e mitologici.
Christine, Fabio, Roby e Valenthine, increduli, vengono portati sul paese di provenienza dei due personaggi e condotti al cospetto dell’Oracolo, il saggio Fauno che di ognuno conosce il destino. Dopo aver affidato loro quattro oggetti e dei poteri magici, il Fauno divide i ragazzi spedendoli nei vari regni di Sàkomar, promettendo che si sarebbero incontrati nuovamente allo scoppio della guerra.
La storia viene narrata da Christine che redige delle pagine di diario, annotando eventi e sentimenti contrastanti tra loro, introducendo il lettore in un mondo in cui la fantasia è realtà, e il sottile limite tra le due entità si assottiglia talmente, fin quasi a scomparire.
Ecco quindi che una comune ragazza, un po’ impacciata e molto timida, si ritroverà ad affrontate questioni di palazzo, dissidi tra le varie razze interne al Regno e un amore quasi proibito.
Aiutata da creature mitologiche, Christine riuscirà ad essere una perfetta guerriera, abile e in sintonia con il proprio elemento, l’Acqua. 

L'Autrice: Cristina Cumbo nasce a Roma il 22 luglio 1987. Frequenta il liceo scientifico, ma nonostante ciò la sua passione per la scrittura rimane viva. Partecipa a un concorso con il suo primo racconto urban fantasy destinato a diventare un romanzo ancora inedito. Da quel momento in poi decide di provare a dar vita a una saga fantasy per ragazzi vera e propria. È durante l’estate 2007 che, per gioco, inizia a scrivere un romanzo, inventando dei personaggi fantastici e attribuendo loro il suo nome, quello di suo fratello e delle sue due sorelle. È da qui che nasce “I Quattro Principi di Sàkomar – Il Regno dell’Acqua”, primo volume di una trilogia. Intanto prova a pubblicare con le grandi case editrici italiane, ma la strada non è di certo la più semplice per gli autori esordienti non molto considerati. Decide quindi di accogliere l’idea dell’autopubblicazione tramite il sito ilmiolibro.kataweb.it in collaborazione con il gruppo editoriale L’Espresso e La Feltrinelli.
Cristina è laureata in Scienze dell’archeologia e metodologia della ricerca storico – archeologica. Attualmente si sta specializzando e porta avanti anche la sua passione per la scrittura e per il disegno artistico. Ha ultimato il secondo volume della trilogia e sta iniziando la stesura del terzo e ultimo libro.

Dove acquistarlo: Per il momento il libro è acquistabile unicamente sul sito ilmiolibro.it, dove è anche possibile leggere un’anteprima di 42 pagine. A breve sarà distribuito nelle catene La Feltrinelli e quindi acquistabile sia nelle librerie che sul sito.

Contatti:
Pagina su Google +
Contatto Facebook Autrice
Blog dedicato al mondo di Sàkomar

Faccio un grande in bocca al lupo all'autrice in attesa di promuovere anche i prossimi libri della trilogia! :)

mercoledì 17 ottobre 2012

SI SALVI CHI PUò! -N. 2 DA EVITARE: GLI ZOMBIE NON PIANGONO di Rusty Fischer (NON APRITE QUESTO LIBRO!)

Dalla Pagina Facebook di Mirabiblia:


SI SALVI CHI PUò! -N. 2 DA EVITARE:
GLI ZOMBIE NON PIANGONO di Rusty Fischer (NON APRITE QUESTO LIBRO!)
ALTRO filone americano che tenta di distanziarsi da i vampiri, ma sempre legato al sovrannaturalROMANCEactionPSEUDOHORRORrnonsisachecosabastachesiaunaboiataechevenda. I miei commenti tra le parentesi.

SLOGAN DEL LIBRO:

AL MOMENTO TI BATTE IL CUORE? (Sì, per tua nonna)
NO. Neanche un po’. (Che cazzo significa neanche un po'!?)
IMPROVVISAMENTE HAI UN’INSPIEGABILE, IRRESISTIBILE VOGLIA DI MANGIARE... CERVELLI? (Ma che è? il test per la patente?)
Mmm, non saprei ma... ora che mi ci fate pensare... effettivamente... Sì. Assolutamente. Sì. ("Ora che mi ci fai pensare"? Cioè non hai un cuore ma un cervello sì eh? Oh attento a non mangiartelo, non si sa mai)
ATTENZIONE: Le risposte che hai fornito suggeriscono che POTRESTI essere uno zombi. (Potresti? Perché altrimenti sei uno psicotico cannibalista di serie b? eH ma zombie fa più figo)

Ma leggiamo LA FANTASTICA TRAMA del romanzo!
Maddy Swift (pubblicità occulta?) è una studentessa un po’ imbranata (ma dai, la solita sfigatella di turno?), che frequenta il liceo della tranquilla cittadina di Barracuda Bay e ha una cotta per il nuovo ragazzo della scuola (nooo, non ci credo!). Quando Stamp (che cazzo di nome è STAMP? Diminutivo di Stampella? Stampino?) la invita a una festa, la sua vita è destinata a cambiare per sempre (UAU). Piove a dirotto (è necessario scriverlo?) e Maddy, tutta agghindata (è essenziale informare il lettore che la protagonista è AGGHINDATA), esce di nascosto dal padre (che chiaramente è uno stupido cieco che non si accorge di niente). Dopo essersi persa diverse volte (ma dove?), finalmente intravede le luci della festa e viene colpita in pieno da un fulmine (magari evitate di uscire agghindate con gingilli di rame o cellulari perché di certo un fulmine vi schianta... ORA A MENO CHE questa tizia non si trovasse in una cazzo di spiaggia deserta e senza alberi o qualche palo più alto di lei è IMPOSSIBILE che un fulmine abbia potuto colpirla. Bisogna essere proprio sfigati eh). Quando si risveglia, si ritrova con la faccia in una pozzanghera, stordita e completamente inzaccherata ("INZACCHERATA" è un termine appropriato per un harmony di seconda mano, più che per un horror).
Ma il fango è l’ultimo dei suoi problemi (l'avevamo intuito): è quel buco fumante nel cranio, il cuore che non batte più e i polmoni che non funzionano a farle sorgere qualche sospetto... (ARGUTA OSSERVAZIONE)
Una volta a casa, dopo una rapida ricerca in rete, scopre con raccapriccio di essersi trasformata in una delle creature che più la spaventano: una morta vivente. (EH BEH certo, il cuore non ti funziona, hai un buco fumante nel cranio e ritorni casa a spippolare su internet con nonchalance! E meno male esiste GOOGLE E WIKIPEDIA, altrimenti come avrebbe fatto la nostra eroina con il suo intuito infallibile ad accorgersene?)



Dato che mi voglio male mi sono azzardata a leggere IL PROLOGO DEL LIBRO e i primi capitoli. Di seguito vi riporto uno spezzone del prologo, cercando di farvi cogliere le sfumature essenziali di quest'opera d'arte.

[...]Ma qui, in Florida, i cimiteri sono una cosa seria. (Ci crediamo)
Altroché.
I cancelli non cigolano quando li apri, non si vedono
inquietanti gatti neri scorazzare (SCORAZZARE con una r sola? Già un errore di stampa, wow, complimenti alla casa editrice GIUNTI) qua e là, l’erba è curata come quella di un campo da baseball, le lapidi sono tutte dritte, un vialetto laterale in ottime condizioni costeggia
il cimitero in tutta la sua lunghezza, le tombe sono pulite
e i fiori sempre freschi. (è una versione rosa e harmony di un cimitero? Ma non doveva essere un horror?)
Alla luce della luna ispeziono il contenuto del cestino
da picnic che giace ai miei piedi. (Un dettaglio interessante)
Quattro lattine di gazzosa?
Ci sono.
Forchette e coltelli di plastica?
Ci sono.
Piatti di plastica? (MA CHE è, LA LISTA DELLA SPESA??!)
Ci sono.
Tovaglioli di carta?
Ci sono.
Manette - se le cose dovessero mettersi male -? (SADOMASO?)
Ci sono.
Catene da caviglia - se le cose dovessero mettersi molto
male-? (50 SFUMATURE di zombie?)
Ci sono.
Accetta -se le cose dovessero mettersi molto, ma molto
male-? (ABBIAMO CAPITO!)
C’è.
Cervelli freschi?
Ovvio. (Ovvio COSA? CHE CI FAI UNO SPUNTINO?)
Sorrido (buon per te), richiudo il cestino stringendo bene le cinghie,
e gli do un colpetto finale sopra ("GLI DO UN COLPETTO FINALE SOPRA!? IO spero che sia stato tradotto male...) . Le nuvole coprono la luna, ma grazie alla mia nuova supervista da zombi, ebbene sì, riesco ancora a vedere bene (CHE CULO!). - Be’, a dire il vero,
ogni cosa vira un tantino sul... giallo. Poco male, dopo
un po’ ci si abitua.-

O_______O

GLI ZOMBIE NON PIANGONO (ma chi l'ha detto, poi?!) è scritto al presente ed è scritto pure male. Non c'è ritmo se non per elencare in versione lista della spesa piatti, tovaglioli, roba sadomaso e cervelli in un cestino da picnic.. Ma dove viviamo? Ho letto che usciva oggi in libreria in Italia e in alcuni siti ho visto che IL PREZZO di questo capolavoro mondiale è di 16 EURO E 50. E basta col dire "è un libro per adolescenti"!

Gli adolescenti non sono dei porci a cui puoi dare questo fango con cui rotolarsi, non meritano questo letame.

E che cazzo, lettori di tutta italia almeno ABBIATE LA COSCIENZA DI BUTTARE i vostri soldi in qualcosa di meno insulso e abominevole. Grazie.






SI SALVI CHI PUò N.1 - DA EVITARE: YVONNE dei Lupi di Desy Giuffé

Dalla pagina Facebook di Mirabiblia:

SI SALVI CHI PUò!
Twilight non poteva bastare. Oggi vi propongo il nuovo best seller romance italiano, degno discendente di una scopiazzatura commerciale.

SLOGAN DEL ROMANZO
La sete di un vampiro. 
La ferocia di un lupo. 
Il cuore di una donna. 

Never - Yvonne dei Lupi di Desy Giuffrè

Sì, ESATTO, avete capito bene, lo slogan fa parte del nuovo libro di un'autrice italiana prossimamente in libreria. Ma andiamo ad analizzare il fulcro del romanzo, i miei commenti saranno inseriti tra le parentesi.

Trama:
Non è un vampiro. (meno male) Non è un lupo. (vai così!) Ma è sangue quello che scorre misto al veleno nelle sue vene (quindi che cos'è?). E vive con i lupi (un ritorno al libro della giungla?). Vive come i lupi (cioè?! Sbrana facoceri?). Divisa tra l'amore per la sua famiglia e la passione per il vampiro Alain (Originale, direi), Yvonne dovrà compiere una scelta che cambierà la sua intera esistenza (Ma dai?), richiamando alla memoria un passato doloroso e sepolto dal tempo. (ovviamente) Tra una serie di misteriosi omicidi e il fascino (immagino) dei numerosi personaggi (scontati e scopiazzati) che animeranno questa storia, è una la domanda che tutti sono costretti a porsi: chi è Yvonne? (Una tizia con problemi comportamentali? Ma chi se ne frega?)

Ora io mi chiedo dove sia finita l'ORIGINALITà ITALIANA, perché io so che esiste e so che ci sono tanti autori italiani ai quali è negata la possibilità di emergere perché 1) non hanno agganci 2) non scrivono boiate filoamericane come queste 3) perché la gente sopraffatta dalla pubblicità continua a comprare questi libri invece di farsi una cultura fantasy decente.

La foto seguente non è quella della copertina libro ma l'immagine riprende comunque le centinaia di copertine paranormal romance con la tizia stravaccata al suolo in posizione post-stupro. Non mi piace parlar male degli autori italiani, ma qui stiamo toccando il fondo. L'autrice aveva in precedenza scritto un libro edito dalla Fazi "Io sono Heatcliff", riprendendo la storia di Cime Tempestose di Emily Bronte. Mi ASPETTO che il suo eventuale PROSSIMO romanzo abbia perlomeno una parvenza di originalità. A calvalcare le onde siamo bravi tutti.






mercoledì 10 ottobre 2012

Autori Esordienti: "Fortuna - Il buco delle vite" di Jolanda Buccella

Buon pomeriggio! Oggi voglio presentarvi il libro di un'autrice esordiente pubblicato non a pagamento dalla Ciesse Edizioni!

Titolo: Fortuna, il buco delle vite 
Autore: Jolanda Buccella
Editore: Ciesse Edizioni, Collana "green" 
Data pubblicazione: giugno 2012 
Codice ISBN cartaceo: 978 88 6660 0442 
Codice ISBN e-book: 978 88 6600459 
Sito casa editrice: www.ciessedizioni.it (nel sito sono disponibili le prime venti pagine del libro)


Descrizione: Fortuna sta per morire, è terrorizzata perché non ha mai avuto il conforto della fede e perciò non crede in un posto migliore di questo mondo. Ha paura del nulla che ci sarà, quando avrà chiuso gli occhi per sempre e così nei pochissimi minuti che ha a disposizione, non può far altro che aggrapparsi con tutte le sue povere forze alla vita che le resta e ai ricordi dolorosi e felici dei suoi passati. Si avete capito bene i suoi passati, perché Fortuna è una donna che il destino ha portato a reinventarsi continuamente e perciò a vivere tre vite completamente diverse tra di loro. Sembrano passati soltanto pochi anni da quando viveva alle Quattrovie, si chiamava J. Rizzutelli ed era la bambina con i capelli rossi e una malformazione alla colonna vertebrale soprannominata il buco della vita, che i suoi compaesani volevano far guarire portando in processione per le strade del paese un antico Crocifisso di legno dai poteri miracolosi. Povera J. quanti sguardi di pietà e diffidenza aveva dovuto sopportare per il suo strano modo di camminare, si sentiva un povero alieno arrivato sulla Terra per caso e incompreso da tutti, tranne da nonna Umberta Prima Rizzutelli. Una donna forte e spregiudicata che prima della nascita della sua amata nipotina, aveva dato modo di spettegolare per i suoi mille giovani amanti. Tra la bambina e la nonna c'era un rapporto unico, non potevano nemmeno respirare l'una senza l'altra. Ma sfortunatamente la loro simbiosi perfetta si spezzò per sempre, quando Umberta si ammalò gravemente e morì. La perdita della nonna trascinò la piccola J. in un vortice di dolore che la portò a farsi molto male fisicamente. Passò tutta l’adolescenza tra un'anoressia quasi mortale e una bulimia che fece a pezzi il suo stomaco. Decise di darsi una tregua soltanto con l'inizio dell'Università, per inseguire il sogno di scrivere sui più importanti quotidiani italiani, ma un destino beffardo e crudele ancora una volta fece crollare tutte le sue speranze. A un certo punto la sua carriera universitaria si interruppe bruscamente e la delusione fu talmente forte che la spinse a segregarsi in casa, il suo unico amico era un bel televisore a colori con il telecomando che le permetteva di rimanere in contatto con il mondo dal suo comodo divano. La donna era rassegnata a vivere il resto dei suoi giorni in quelle condizioni, fino a quando le arrivò una telefonata molto particolare, che la costrinse a reagire e a commettere un gesto folle. La timida e impacciata J. trovò il coraggio per fuggire di casa. Comprò un biglietto del treno e arrivò a Roma. Era convinta che nella Capitale avrebbe finalmente trovato quella felicità che sentiva di meritare, però dopo pochi giorni si rese conto che si sbagliava. Cercò in tutti i modi di trovare un lavoretto che le potesse garantire di vivere in modo dignitoso ma non ci fu niente da fare, nessuno sembrava volersi assumere la responsabilità di affidare un lavoro a una donna disabile, così dopo qualche giorno fu costretta a dormire per la prima volta sulla strada ed è così che cominciò la seconda vita della donna. Poco lontano dalla stazione Termini conobbe un vecchio barbone di nome Benny che, avendo compassione della sua situazione, la portò a vivere a casa sua. Era un edificio fatiscente alla periferia della città, dove avevano trovato rifugio altri poveri disperati come lei. Diventò così Piccoletta la barbona. La vita di Piccoletta era dura e spietata, tutti i giorni doveva lottare per sopravvivere, i suoi nemici peggiori erano la fame e il freddo d’inverno, ma anche l’indifferenza di tutta quella gente che per strada le passava accanto e faceva finta di non vederla. L’unico posto in cui si sentiva davvero al sicuro, paradossalmente, era proprio il vecchio edificio. Perché in quel luogo c’era Benny, il suo protettore, quel papà dolce e sincero che J. non aveva mai avuto. Ma Benny non la considerava una figlia e Piccoletta se ne accorse in modo tragico una notte di Natale, quando l’uomo la prese con la forza. Fu davvero difficile per la donna riuscire a superare quella violenza, si sentiva sporca e colpevole perché non aveva capito in tempo le reali intenzioni del vecchio, tentò persino il suicidio ma senza esito. Quando una domenica mattina in Piazza San Pietro incontrò Nadir, un affascinante medico ruandese che cambiò definitivamente il corso della sua esistenza. All’inizio Piccoletta si dimostrò odiosa e completamente diffidente nei suoi confronti, ma l’uomo con una buona dose di pazienza e tenacia, riuscì poco per volta a far breccia nel suo cuore. Piccoletta si rese conto che, per la prima volta dopo la morte di nonna Umberta, poteva di nuovo fidarsi ciecamente di un altro essere umano. Il medico era sempre presente nella sua vita disgraziata, una notte la salvò persino da un terribile incendio che distrusse completamente il vecchio edificio e che portò alla morte la maggior parte dei suoi amici barboni. A quel punto Nadir decise di portarla a casa sua, così tra i due cominciò una lunga convivenza che permise a Piccoletta di rinascere. Lentamente la donna riconquistò la sua dignità personale, riuscì persino a trovare un lavoro che le regalò tante piccole soddisfazioni e decise di cambiare ancora una volta nome, il suo nome definitivo sarebbe stato Fortuna, perché sperava che la fortuna fosse l’elemento principale della sua terza vita. Fortuna era così orgogliosa di tutto quello che era riuscita a conquistarsi e di vivere accanto a un uomo solido come Nadir, perché le dava sicurezza, protezione e affetto senza mai pretendere nulla in cambio. Ogni volta che si avvicinava a lei, il suo cuore sembrava quasi impazzire ma in un primo momento la donna non riuscì a dare un nome a quella sensazione. Quando poi finalmente capì che quell’emozione che provava si chiamava amore, cominciò a vivere nell’incertezza più atroce. Non sapeva se doveva confessargli i suoi sentimenti, non era sicura che un uomo così brillante e piacevole potesse ricambiare l’amore di una povera disgraziata con la schiena tutta storta e uno strano modo di camminare e… Tutto il resto lo scoprirete soltanto leggendo il romanzo. 

L'Autrice:
Jolanda Buccella nasce a Oliveto Citra (SA) il 28 giugno del 1980 dopo aver frequentato il liceo linguistico di Campagna (SA) scopre la sua passione per la scrittura e la pittura. Attualmente vive a Milano per motivi di lavoro, ha una famiglia numerosa che adora ma lei è single per scelta degli altri, è un’accanita lettrice di romanzi latino americani, dipinge. quadri astratti per sfogare tutte le sue emozioni negative e nel tempo libero ama cucinare i piatti della sua terra, andare al cinema e seguire il calcio, essendo una tifosa sfegatata del Milan. Fortuna, il buco delle vite edito da Ciesse edizioni è il suo primo romanzo, con il quale spera di regalare ai lettori una parte delle emozioni che ha ricevuto lei scrivendolo. 

lunedì 1 ottobre 2012

Autori Esordienti: Siamo oltre l'immaginabile!

IL POST qui presente è stato rimosso in quanto l'autrice esordiente che mi aveva contattato per promuoverlo mi ha detto che questo blog "non era adatto" al suo libro.  Le ho chiesto più e più volte quale fossero le reali motivazioni, dato che il blog parla di libri e autori esordienti e dato che il romanzo era stato promosso anche in un blog molto simile per i temi trattati. Improvvisamente però, l'autrice vede il post su Follie di Libri e cambia idea, chiedendomi di rimuoverlo perché il blog secondo lei non era adatto, era un suo gusto personale, soggettivo... Io le chiedo spiegazioni, dato che era stata lei a mettere il link della sua opera sulla pagina facebook del blog e in seguito mi aveva dato l'ok per il post...

In realtà, cari lettori, la stessa autrice mi aveva garantito di non aver pubblicato a pagamento, per questo nel post avevo scritto che lei non aveva pagato per la pubblicazione. Ora, io le avevo detto che non facevo discriminazioni e che agli autori che avevano scelto la strada dell'editoria a pagamento chiedevo un'intervista per spiegare i motivi che li avevano spinti a una scelta simile. Dato che lei non intendeva spiegarmi la vera motivazione per cancellare il post, ecco che faccio una ricerca su internet, et voilà! La casa editrice della suddetta autrice è a pagamento! Nemmeno a doppio binario (cioè che decide secondo i casi), ma totalmente a pagamento. Mi chiedo perché mentire, perché nascondere la cosa, quando ti ho dato la possibilità di promuovere la tua opera e di spiegare il perché hai scelto di pagare per i tuoi sforzi... 

Per correttezza lascio il link dove la casa editrice afferma di chiedere sempre il contributo agli autori per la pubblicazione

http://scrittoriesordienti.wordpress.com/2009/03/12/siamo-alle-solite/


"Si, chiediamo il contributo agli autori, perchè putroppo non possiamo fare altrimenti: non abbiamo finanziamenti pubblici di alcun tipo, siamo editori indipendenti, slegati da qualsiasi logica politico-economica, non abbiamo gruppi che ci spalleggiano. Garantiamo dei servizi seri e pubblichiamo autori validi ma nessun editore campa di vendita di libri (nemmeno Mondadori, che sopravvive grazie alle proprie riviste e giornali), quindi senza il sostegno degli autori non esisteremmo.
Legga la Lettera agli autori presente sul nostro sito, avrà molte delucidazioni in merito all’editoria.
Cordialmente.
La segreteria"

(cosa assolutamente non vera in quanto esistono un sacco di piccolo editori indipendenti che non chiedono il contributo)

Non cito né il nome dell'autrice né la sua opera perché di pubblicità ne ha avuta abbastanza. Io mi fido della parola di tutti gli autori che mi contattano, ma quando un'autrice viene a dirmi che il mio piccolo blog "non è adatto" a promuovere la sua opera senza spiegare il perché, ecco che c'è qualcosa che non va. La gente deve mostrarsi per quello che è, che sia un autore che ha pagato o meno, deve avere la faccia e la determinazione per mostrarlo. In questo modo, nascondendosi dietro a futili menzogne, si rischia solo di fare una brutta figura. Che le serva di lezione.


domenica 30 settembre 2012

Recensione de L'Arte Perduta di Mantenere I Segreti - di Eva Rice


Titolo: L'arte perduta di mantenere i segreti
Autrice: Eva Rice
Editore: Polillo
Pag. 381
Prezzo: 19.50 Euro (è possibile trovarlo a un prezzo super scontato)



Descrizione: Ambientata negli anni Cinquanta in un'Inghilterra che si sta faticosamente riprendendo dai disastri della Seconda Guerra Mondiale e si avvia verso la rivoluzione culturale che segnerà il decennio successivo, questa è l'indimenticabile storia di Penelope Wallace, ingenua diciottenne avida di vita e d'amore, ma confinata in un'antica dimora di campagna che sta cadendo in rovina e inghiottendo le già magre finanze di famiglia. Con lei abitano Talitha, la madre bellissima e petulante che ha perso il marito al fronte e serve in tavola anatra ogni volta che è in vena di lamentele, e Inigo, il fratellino ribelle e fanatico di Elvis Presley. L'incontro casuale di Penelope con la coetanea Charlotte, spirito libero ed eccentrico, e con il suo misterioso cugino Harry, le spalanca le porte dell'ambiente mondano di Londra con i suoi grandi party, i tè alla moda, i rampolli di buona famiglia, le gelosie, i pettegolezzi, le passioni tumultuose. Quando Harry le chiede di accompagnarlo a una festa per far ingelosire l'ex fidanzata che gli ha spezzato il cuore, lei, pur con riluttanza, accetta. È l'inizio di una stagione memorabile scandita dal ritmo indiavolato del rock 'n' roll. Penelope scopre l'amore, cresce e cambia, un cambiamento che riecheggia la grande trasformazione in atto nella società che la circonda.

L'autrice: Figlia del celebre paroliere inglese Tim Rice, Eva ha esordito nella narrativa a soli 24 anni con Standing Room Only (2000), a cui è seguito Butterfly Sting (2002). Con il terzo romanzo, L’arte perduta di mantenere i segreti, ha raggiunto il successo e la notorietà internazionale. Musicista ed ex cantante del gruppo “The Replicant Saints”, vive a Londra con il suo compagno, la figlioletta, un cane e alcuni canarini e sogna di trasferirsi un giorno in Cornovaglia. Il suo nuovo romanzo è di prossima pubblicazione in Inghilterra.

Recensione:
Nella Londra degli anni ’50, dove Elvis Presley è ancora un cantante semi-sconosciuto, Penelope Wallace, una ragazza inglese di diciotto anni, appartiene a una famiglia apparentemente più che benestante, sebbene suo padre sia morto in guerra da giovane e sua madre 35enne non perda occasione per rimarcare ogni volta lo stato di decadimento monetario che affligge Magna, la loro casa-villa enorme. Nonostante questo la sig.ra Wallace compra a sua figlia abiti di Dior per il party, spende e spande a dismisura. Un giorno Penelope fa un incontro insolito con Charlotte, una ragazza particolarmente espansiva che la invita a dividere il taxi con lei e a sorbirsi un pomeriggio da sua zia Clare. Lì Penelope conosce Harry, un ragazzo poco più grande di lei, con una passione per i trucchi magici. Il giovane è innamorato perso di una certa Marina, la quale l’ha lasciato perché non aveva abbastanza soldi e ha deciso di sposare un riccone, George, a breve. Il piano diabolico del mago consiste nell’andare alla sua festa di fidanzamento accompagnato da Penelope, che tutto sommato è una bella ragazza, alta e bionda e potrebbe quasi sicuramente far ingelosire Marina.

L’inizio di questo libro non è stato malvagio e nel complesso è piacevole, sebbene sia ricco di troppi particolari e dettagli che non aggiungono motivazioni alle azioni dei personaggi. Charlotte ha un carattere interessante e anche Harry, sebbene avrei gradito una maggiore descrizione psicologica… anche la stessa protagonista non viene approfondita abbastanza e a un certo punto pare che non sappia distinguere una cotta per un uomo da un’infatuazione per il suo cantante preferito a un presunto amore per lo stesso Harry. Per carità, a chi non è mai capitato a quell’età di fare confusione nei sentimenti, tuttavia non arrivare a comprendere l'interesse per una persona che si ha sotto il naso, ma soprattutto non provare quella morsa allo stomaco quando riesce a riconquistare la sua ex… Non so, mi è sembrato un finale molto approssimativo e abbastanza scontato, ma aldilà dello scontato sarebbe stato molto più carino descriverlo nei dialoghi e nelle azioni e invece il tutto viene liquidato in poche pagine, che sono quasi 400… Poteva spenderne altre 20 per un finale più dignitoso, no? Lo stile del romanzo è elegante, pulito, raffinato e se la storia fosse stata più asciugata per certi versi e approfondita nella parte finale, secondo me avrebbe reso più giustizia all’autrice, magari approfondendo le relazioni tra i personaggi. Ovviamente questo è soltanto il mio parere, l’autrice ha scritto nel complesso un romanzo piacevole, sebbene la sua profondità venga spesso oscurata da una superficialità dei pensieri e delle azioni di molti personaggi, che sembrano pensare solo a sistemarsi, a ubriacarsi e a puntare uomini belli, ma soprattutto con i soldi (questa è senz’altro una critica che l’autrice intende fare alla società, il punto è che anche i protagonisti sono immersi in questo mondo). No, ritengo  che non sia stata resa giustizia a Harry e nemmeno a Charlotte, personaggi molto brillanti e simpatici, le cui vicende ho ammirato e letto con piacere. 


Voto 3/5

mercoledì 12 settembre 2012

Autori Esordienti: Buon compleanno Matteo - di Matteo Oliviero

Buondì! Come saprete, il mondo dell'editoria sta diventando sempre più ostico e difficile per gli scrittori sconosciuti, senza agganci, che per pubblicare le loro opere o hanno fortuna di essere accolti da una piccola casa editrice, oppure tentano il tutto per tutto con l'autopubblicazione, pur di non accettare il contratto di una casa editrice a pagamento, e questo è un atto di coraggio non indifferente, anche perché il difficile viene dopo: ovvero riuscire promuovere e a diffondere il proprio lavoro. A questo proposito oggi voglio parlarvi del libro di un autore esordiente: Matteo Oliviero. Buona lettura!


Titolo: Buon compleanno Matteo
Autore: Matteo Oliviero
Editore: Photocity Edizioni

ISBN: 978-88-6682-152-6 
Prezzo di copertina: 7 Euro
Formato: 14,8 x 21 cm
Categoria: Narrativa


Descrizione: “Buon compleanno Matteo”. Tanti gli auguri, molti i regali, uno inaspettato. Una raccolta di racconti spedita dal suo miglior amico.E’ il regalo più bello da una persona che non vede da molto, troppo tempo ormai. Racconta della sua vita, i suoi viaggi, le sue esperienze, il fatto che ha dovuto cambiare città, che lavora e che non è più lo stesso.Ed ha anche iniziato a scrivere. 
Attraverso i suoi racconti Matteo capisce com’è cambiato, com’è cresciuto, cosa ha provato, le sue esperienze più importanti, le sue angosce, le sue paure e le sue mete.  Ogni racconto è una storia a se, che cerca di entrare nei mondi più oscuri dell’uomo, senza però mai lasciare quello che è il vero protagonista, l’animo umano, le sue gioie e suoi dolori, le sue paure, le sue emozioni, le sue realizzazioni, i suoi comportamenti, i suoi amici e i suoi nemici, le sue sconfitte, le sue vittorie.
Si affrontano temi importanti, la voglia di non crescere mai, la voglia di avventura, la paura di morire, l’innocenza di un bambino, il calore di un fuoco, la semplicità degli animali, l’infinito segreto racchiuso nel mare, la giustizia, la rassegnazione, la volontà di cambiare l’intero mondo, la lotta contro i propri nemici, contro se stessi, l’importanza di porci delle domande, la superficialità delle risposte. 
Nei racconti appaiono differenti i protagonisti, il tema, l’ambientazione, ogni racconto appare come un mondo a se, ma il fine unico rimane lo stesso, narrare, raccontare di ciò che più ci appartiene e che più ci sforziamo di conoscere, noi stessi.

L'Autore:
Matteo Oliviero è nato il 07/05/1985 a San Giorgio a Cremano (Na). Dopo aver conseguito il diploma inizia la sua strada nel tortuoso mondo della scrittura, e lì si rende conto che nessuno era stato in grado di valutarlo per le sue reali capacità. La sua carriera inizia con la pubblicazione di poesie e racconti su internet, siti come scrivi.com, ewriters.it, nuoviautori.org, lo portano in contatto con altri scrittori esordienti. I commenti positivi gli danno la forza di andare avanti. E' proprio tramite uno di questi siti che viene contattato da RadioAlzoZero per una puntata di Poesiedall'etere, dove una sua poesia viene scelta e letta in diretta. Viene contattato da DuelTv e prende parte ad un programma televisivo, dove il collegamento con webcam e microfono legge la sua poesia "Il saluto del mare".Nel 2006 pubblica il suo primo romanzo, La Nube grigia e lo presenta a Roma, presso la libreria Liber.Mente, a Napoli presso la Biblioteca Labriola e a San Giorgio a Cremano presso la Bilioteca pubblica, con la partecipazione di Paolo Pisanti (vicepresidente dell'Ali) e la Vesuvio Libri di San Giorgio a Cremano. Partecipa con un'intervista alla trasmissione radiofonica News Generation in onda su RadioUno. Una sua poesia e un suo racconto vengono scelti e inseriti nelle raccolte: Verrà il mattino e avrà il tuo verso, e La biblioteca d'oro, editi dall'Aletti editore. Nel 2008 si è laureato in economia all'università Parthenope di Napoli. Dal novembre del 2010 collabora come redattore presso il quotidiano online newnotizie.it. A gennaio 2012 ha pubblicato su Photocity la sua raccolta di racconti dal titolo Buon compleanno Matteo.

Per saperne di più:

lunedì 10 settembre 2012

Autori Esordienti: Il Mondo dopo Eva - Intervista all'autore Luca Bagaglini

Buondì! Oggi finalmente riesco a postare l'intervista a un autore e l'anteprima di un libro che avevo nel calderone da un po' di tempo. La storia mi ha affascinato subito per gli argomenti trattati, per questo ho deciso di contattare l'autore e di proporgli un'intervista che si è rivelata molto costruttiva ed interessante! Ai lettori resta comunque l'ardua sentenza. Buona lettura!


Titolo: Il Mondo dopo Eva
Autore: Luca Bagaglini
Editore: Arduino Sacco 
Genere: Narrativa
Form. (mm.) 202 x 130
Pag. 166
Prezzo: 14.90 Euro
ISBN – 978-88-6354-666-8



Descrizione: : L’obiettivo di ciascuno di noi è quello di realizzare i propri sogni, c’è chi desidera essere un avvocato e chi invece un dottore. Oppure ci sono coloro che sono fermamente convinti di voler dedicare la propria vita alla famiglia. Insomma tutti buoni propositi che se realizzati rendono una persona appagata, soddisfatta del proprio essere. Il percorso è segnato fin dall’inizio: si nasce, si cresce e si muore. Tre stadi che racchiudono in maniera generica la vita di tutti gli esseri umani, poi ovviamente a cambiare sono i contenuti di quell’esistenza. Le certezze raggiunte dall’uomo sono tante, in parte scientifiche e quindi definitive e in parte acquisite con l’esperienza oppure grazie alle testimonianze. Viviamo in un mondo che ci ha permesso di conoscere svariate tonalità cromatiche ma che tuttavia ci mette di fronte ai classici bianco e nero. In fondo se si pensa bene i binomi sono sempre esistiti: bianco-nero, bene-male, vittoria-sconfitta, Inferno e Paradiso. C’è poi chi dice che in ciascuno dei due c’è anche qualcosa dell’altro, come nello Yin e lo Yang. Questa è la società in cui tutto ha una spiegazione e qualora non ce l’avesse non è necessario attendere troppo per ottenerla (nella maggior parte dei casi). Ma se anche oggi ci fossero delle verità o delle convinzioni da riconsiderare? In fondo tutte le mattine ci alziamo e affrontiamo una giornata che in realtà è stata già vissuta solo ventiquattro ore prima. Incontri già avvenuti, considerazioni già fatte e azioni dettate dalla necessità si ripetono continuamente come in un loop deciso da persone che ormai sono polvere materialmente ma di cui le regole resteranno per sempre in vigore.
Quanti possono dire di avere la vita che desideravano e possono dichiararsi soddisfatti di questa? L’essere umano è alla continua ricerca di un modo per cambiare la propria vita e se in realtà questo non si potesse fare? Se il peccato originale di Adamo ed Eva avesse compromesso, per sempre, ogni possibilità di rivalsa del singolo su quelle che sembrano essere le sorti scritte con inchiostro indelebile?  E ancora se questa vita non fosse altro che una triste illusione?
Genesi 3:4-7: “Il serpente disse alla donna: - No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male - . La donna osservò che l’albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese il frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò”. Quanto è possibile che il morso di una mela abbia predestinato l’uomo ad un così fausto destino?” Questo è l’interrogativo che ha portato l’autore a scrivere una storia misto tra realtà e fantascienza, in cui le carte in tavole sono state stravolte in parte per il raggiungimento di nuove considerazioni.

Biografia  Luca Bagaglini è nato a Roma il 18 gennaio 1988. Condizionato da uno stile di vita semplice ma ricco di spunti, inizia ad esplorare la giungla sociale appena terminata la scuola dell’obbligo. Dopo l’esame di Filosofia del Diritto presso l’Università di Tor Vergata decide di iniziare uno studio sulle diverse combinazioni di interazioni che ogni giorno si verificano ma soprattutto sul soggetto tipo che fa parte di questo agglomerato di individui. Uno studio non semplice ma che ha portato l’autore a dare un senso, almeno in parte, ai tanto enigmatici comportamenti umani. “Il mondo dopo Eva” non rappresenta altro per Luca che un modo soggettivo di vedere la realtà, nonostante all’interno del manoscritto possano essere dedotte considerazioni ben poco opinabili. Per Luca il mondo è buono, come cattivo, ciascun fattore è infatti fondamentale per la sopravvivenza dell’altro.

Intervista all'autore Luca Bagaglini

1) Ciao Luca e benvenuto nel blog Follie di Libri. Ti va di presentarti?
Ciao! Che dire sono un ragazzo di 24 anni di Roma che come tanti si ritrova a dover sopravvivere a una quotidianità difficile. Sono giovane ma ogni singolo problema, esperienza, incontro interpersonale hanno contribuito a formare un carattere non sempre compreso ma comunque strutturato in un certo senso. Sono un uomo a cui piace porsi delle domande, ben cosciente tuttavia che le risposte sono un lusso, almeno quando ci sono e si ha la possibilità di apprenderle!

2) Nella tua biografia sono menzionati alcuni studi su determinati comportamenti umani, puoi essere più specifico? Su cosa si incentrano?
Penso che in realtà ciascuno di noi, nell’affrontare il proprio quotidiano, compia uno studio sui comportamenti umani. Quando si cammina per la strada oppure si è semplicemente in un luogo pubblico e ci si guarda attorno, le domande (con tutte le sottocategorie) sul perché quella persona stia reagendo in quella determinata maniera o abbia quella precisa espressione, affiorano inevitabilmente nella nostra testa. Man mano che si continua a vivere viene poi spontaneo classificare determinati ragionamenti in degli schemi. Questo è già uno studio per quanto mi riguarda anche se poi la parte bella ma impegnativa viene solamente sviluppando la capacità innata di ciascuno di noi di porsi delle domande interagendo con gli individui che ci hanno suscitato quello stesso interesse. Sto molto tempo in metropolitana per raggiungere lavoro, università o amici e credo che le persone che si incontrano nei vagoni siano il paziente perfetto per uno studio di tale genere. Spesso lo spazio di distanza tra due o più passeggeri è pressoché nullo. Il modo di vestire, guardare, gesticolare o convivere con se stessi in quei minuti sono indizi interessanti su chi è quella persona anche se poi i primi elementi di studio sono quelli materiali come mani, capelli e occhi che però alla fine conducono al classico proverbio ‘L’abito non fa il monaco’.  Sono molti coloro che vogliono far vedere agli altri di essere più di ciò che si è queste sono nella maggior parte dei casi coloro che non hanno ancora capito il loro posto nel mondo, quelle che dovranno lavorare maggiormente sul proprio essere per trovare il proprio ‘angolino speciale’.

3) Quando e perché hai deciso di approcciarti alla scrittura e successivamente di scrivere il libro?
Ho sempre amato scrivere! Quando ero piccolo parlavo molto poco ma osservavo scrupolosamente tutto ciò che mi circondava. Sono sempre stato un buon ascoltatore e gli altri si sono sempre fidati nel raccontarmi traumi, paure e desideri. Quegli anni hanno contribuito a strutturare una personalità camaleontica in grado di incastonarsi nelle varie circostanze in modo tale da poter raggiungere tutte le risposte accessibili del caso. Non ho mai avuto l’abitudine di diffondere le mie considerazioni a parole ma le ho sempre impresse su carta, creando personaggi immaginari la cui vita era rappresentata da un mix di esperienze personali e non. Tante storie ho scritto finora e ‘Il mondo dopo Eva’, nato circa un anno e mezzo fa, rappresenta solo in parte l’espressione della mia ‘pazzia’ letteraria.

4) Come è nato il titolo “Il mondo dopo Eva”?
Inizialmente doveva essere “Il mondo di Eva”, tuttavia non creava le giuste domande nel lettore. In teoria Eva venne catapultata sulla Terra insieme ad Adamo in seguito al morso della mela, quindi “Il mondo dopo Eva” può sembrare un paradosso. Il mio romanzo vuole però proprio permettere a una persona di cambiare punto di vista, creare una propria idea, anche se in contrasto con le tesi conclamate. Penso che il mondo sarebbe esistito comunque, senza il morso, ma forse l’uomo non sarebbe stata la specie dominante o non sarebbe nemmeno esistito.

5) Quali sono i principali temi trattati nel libro? Puoi darci qualche informazione in più sulla trama?
Il tema principale è quello sociale in rapporto al peccato originale. Credo nella teoria scientifica circa la formazione del nostro Pianeta ma non escludo quella religiosa, sopraggiunta però solo in un secondo momento. L’essere umano ogni giorno vive il bene e il male ed entrambi sono fondamentali per raggiungere un equilibrio interiore. Nel libro ho voluto spiegare il mio punto di vista sulla vera conseguenza del morso della mela. La vita della protagonista, Eva, è stata volutamente resa difficile, angosciante, per far capire come il quotidiano rappresenti l’inferno. Eva è una giovane donna afflitta da una vita all’insegna della sofferenza ma che nonostante tutto non smette di lottare per cercare di riprenderne in mano le redini. Ovviamente per me Eva rappresenta ciascun individuo.


6) Cosa ne pensi del rapporto bene/male insito in ogni individuo? Per te esistono scale di grigio o esiste solamente il bianco e il nero?
Sono assolutamente convinto che il bianco quanto il nero siano fondamentali per l’equilibrio di una persona ma che poi in base alla predisposizione dell’individuo la parte meno sviluppata sia ulteriormente attenuata da quella predominante. Di conseguenza se una persona è tendenzialmente buona (bianco), farà uso di tutte le sfumature di grigio prima di divenire davvero cattiva e quindi di raggiungere il nero.

7) La storia ha spunti autobiografici?
Assolutamente sì! C’è da dire che ho utilizzato la mia esperienza per descrivere alcuni personaggi minori e i luoghi. Al contrario Eva e tutti i suoi drammi sono frutto di un’elaborazione basata sull’immaginazione.

8) Come è avvenuta la creazione dei personaggi e qual è il tuo preferito?
Come ho già detto la maggior parte dei personaggi possono trovare una corrispondenza con  persone reali che mi hanno colpito nella vita in senso positivo ma anche negativo. Sinceramente non ce n’è uno che preferisco, sono tutti miei figli!

9) Nella descrizione del libro è presente un passo della Genesi. E’ stato particolarmente significativo per te?
Certamente! E’ la chiave di lettura per comprendere il mio romanzo. Mi ha sempre attratto come passo e da questo sono iniziate le mie domande.

10) Come è avvenuta la ricerca di un editore?
Al giorno d’oggi è davvero molto difficile riuscire ad essere considerati. Per prima cosa ho eliminato tutte quelle case editrici che sapevo mi avrebbero chiesto dei soldi per la pubblicazione in quanto lo considero solo un ulteriore modo di depauperare la letteratura e in generale l’arte. Da qui la scelta di inviare il manoscritto solo a precise case editrici come appunto la Arduino Sacco Editore.

11) Qual è il miglior consiglio che senti di dare a una persona che intende realizzare i propri sogni?
Di non fermarsi mai e di mettere impegno e costanza in quello che si fa! Oggi giorno chi si ferma è perduto. Siamo arrivati ad un punto in cui ciascun settore professionale è in esubero. Riuscire a fare ciò che si desidera vuol dire aver superato altri cento mila con i tuoi stessi requisiti.

12) Puoi inserire una citazione/parte del tuo libro (senza fare spoiler) che pensi possa colpire i lettori?
Nel mio libro si fa riferimento anche alla citazione di Nietzsche: “L'uomo, una piccola, sovreccitata specie animale, che - fortunatamente - ha il suo tempo: la vita sulla terra in generale é un istante, un incidente, un'eccezione senza conseguenza, cosa che rimane senza importanza per il carattere complessivo della terra”. Credo che possa fornire numerosi indizi per far comprendere il mio concetto di inferno-paradiso e vita reale.

13) C’è qualcosa che vorresti aggiungere? Come possono contattarti i lettori per avere ulteriori informazioni?
Per qualsiasi domanda è possibile contattarmi sulla pagina Facebook del libro “Il mondo dopo Eva”oppure usufruendo del mio contatto Luca Bagaglini

Ti ringrazio molto per l’intervista e mi auguro di poter leggere presto il tuo libro!

(Intervista a cura di Rose Mary)

martedì 4 settembre 2012

Autori Esordienti: La Maschera Neutra di Chiara de Fernex

Buondì, oggi voglio proporvi un libro di un'autrice esordiente che non ha pubblicato a pagamento e che a mio avviso affronta un tema molto delicato come quello della psichiatria e di tutto ciò che essa comporta nelle relazioni con i pazienti. 

   

Titolo: La Maschera Neutra
Autrice: Chiara de Fernex
Editore: Fausto Lupetti editore
Collana: Narrativa Amatea
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 250 
Formato: 13,5x21 cm
ISBN: 978-88-95962-86-3
Prezzo: 15 Euro

Descrizione: Beatrice è una ragazza sfuggente e misteriosa. Sa che a volte, per ritrovare se stessi, bisogna accettare l’idea che un avvenimento può condizionarti la vita per sempre. Massimo, invece, è un ragazzo che ancora deve imparare a conoscersi. Dopo la morte del padre, si è trasferito con la madre in Italia. Arrivato a Milano ospite di un’amica di famiglia, si rende ben presto conto di trovarsi in una città estranea e poco accogliente, in cui pare che le persone procedano in massa verso una esistenza di insoddisfazioni personali. Come loro, anche Massimo si sente smarrito, indifferente e triste. Vorrebbe tornare al suo paese, dove ha lasciato gli amici e i ricordi dell’infanzia, ma l’incontro casuale con Pietro lo conduce nella vita di Beatrice. Sedotto dal fascino inaccessibile della ragazza e deciso a scoprire cosa nasconde nel suo passato, inizierà per lui un cammino che lo porterà poco alla volta a capire ciò che desidera dal suo futuro. Diventato psichiatra, il racconto della sua storia si intreccia alla vita dei pazienti attraverso temi cardine quali la malattia, l’omosessualità, i legami intimi. Voci interiori capaci di raccontare realtà comuni ma capaci anche di interrogarsi su argomenti profondamente critici come quello della violenza, della pedofilia, di amori che diventano gelosie e di gelosie che si trasformano in ossessioni.


L'Autrice

Chiara de Fernex (1981) è nata e vive a Milano. Grazie alla passione per la psicologia si è occupata del progetto “Arte e parole” in collaborazione con un gruppo di sostegno per la salute mentale. Ha vinto il concorso Subway letteratura e ha partecipato alla realizzazione di un’antologia dedicata alla storia dell’Azienda dei Trasporti Milanesi con il racconto Vuoi sapere come sei nato? Ha scritto un monologo per il teatro e ha collaborato per il progetto culturale “Voglio soltanto essere amato”. La Maschera Neutra è il suo primo romanzo.

Per ulteriori informazioni e per leggere il primo capitolo:
http://www.amatealibri.it/lamascheraneutra.html

sabato 1 settembre 2012

Recensione de "L'Abbazia di Northanger" di Jane Austen

Buondì! Oggi ho terminato il libro "L'abbazia di Nortangher", di Jane Austen. Di seguito riporto la scheda dell'opera e la mia recensione. Buona lettura!

Titolo: L' abbazia di Northanger.
Autrice: Jane Austen

Editore: Crescere Edizioni
Pag: 222
Prezzo: 7.90 Euro
Collana: Grandi Classici. Versione integrale.
cm.13x20
Anno prima pubblicazione: 1818 (ma venne scritta nel 1803)
ISBN: 8883371461

Recensione: Catherine Morland è una giovane diciassettenne di umili origini, appartenente a una famiglia numerosa. Quando assieme alla signora Allen, sua zia, giunge a Bath, scopre per la prima volta la "civiltà", il teatro, la Pump Room e tutte le frivolezze dell'epoca. La prima parte del romanzo si incentra sulla noia provata dalla nostra "eroina", così dipinta dall'autrice, poiché a Bath la zia non conosce nessuno e inoltre all'epoca non si poteva parlare apertamente con una persona senza prima essere stati presentati da un'amica o da un conoscente comune. Quando la signora Allen incontra una sua vecchia conoscente, la signora Thorpe, quest'ultima presenta a Catherine sua figlia, Isabella, e le due divengono immediatamente amiche del cuore; o almeno le descrizioni della Austen in merito al loro rapporto paiono così melense e zuccherose da destare nel lettore un certo scetticismo. Tale sensazione si rivelerà in seguito fondata, poiché Isabella è uno dei personaggi più insopportabili e negativi che mi sia capitato di incontrare: le piace civettare con i ragazzi, dice sempre di essere buona e cara, di non pensare mai del male di nessuno, quando in realtà si rivela un'ipocrita opportunista e vanitosa, che crede nell'amicizia solo se può trarne un qualche vantaggio e non si preoccupa minimamente della povera Catherine, che lascia sola più volte per poter ballare con il fratello di lei, James. Quest'ultimo si invaghisce a tal punto di Isabella da chiederle la mano. Isabella è entusiasta, in quanto non possiede nemmeno una dote, ma quando il padre di James gli comunica che dovrà aspettare 3 anni prima di sposarsi e ricevere il poco denaro che gli spetta, la signorina non sembra affatto così contenta. Intanto Catherine mostra simpatia e ammirazione per il Signor Tilney, un giovanotto abbastanza brillante -anche se il suo carattere non viene granché affrontato nel libro e per certi versi rimane un po' in secondo piano- di 25 anni e stranamente scapolo. Egli ha una sorella, Eleanor, con la quale Catherine stringe un'amicizia, questa volta sincera e senza inganni. Più volte il fratello di Isabella, John Thorpe, un personaggio anch'esso pomposo, egocentrico all'estremo e per questo intollerabile, tenterà di metterle i bastoni fra le ruote con la famiglia Tilney. La vicenda si snoda quando Catherine si rende conto dell'atteggiamento frivolo, per usare un eufemismo, di Isabella nei confronti del fratello maggiore di Henry Tilney, nonostante ella sia fidanzata con James. Quando il generale Tilney propone a Catherine di andare a stare con loro per un po' di tempo all'abbazia di Northanger, quest'ultima è al settimo cielo. Il personaggio di Catherine in questo frangente non è stato sufficientemente delineato, o meglio, avrei gradito una maggiore spiegazione della sua "follia". Infatti una volta giunta all'abbazia, Catherine si immagina cose mai viste, si suggestiona per niente e pensa, senza avere alcuna prova ma solo basandosi sulle sue fantasie, che il generale Tilney abbia assassinato la moglie anni fa! Ma non solo! Ella rivela i suoi timori a Henry, che meravigliato la esorta a non pensare più a queste assurdità infondate (una persona ragionevole e con un po' di cervello avrebbe capito che Catherine ha dei problemi e di certo non si sarebbe mai innamorata di lei). L'episodio della follia di Catherine si conclude non appena arriva una lettera di James, che la informa che Isabella l'ha lasciato per il fratello maggiore dei Tilney. Lo stupore per un tale scandalo è evidente in tutti i personaggi. Una successiva lettera di Isabella afferma invece che Frederick l'ha soltanto presa in giro e per quanto ella voglia riallacciare i rapporti con James tramite Catherine, la sua ex amica rimane disgustata da questo viscido voltafaccia.


D'improvviso il generale Tilney caccia Catherine di casa senza un motivo preciso, che può essere chiaro solo al lettore: il signor Tilney, resosi conto che la signorina Morland non ha un patrimonio consistente, decide di cacciarla via da casa sua, onde evitare possibili unioni con il figlio. Egli l'aveva invitata esclusivamente perché aveva sentito dire da John Thorpe che la sua fosse una famiglia benestante e ricca, cosa talaltro non vera.


Mi ha deluso molto il finale, sebbene si concluda nel migliore dei modi, l'autrice non lo descrive, bensì lo racconta soltanto e si estingue in poche pagine. Perché divagare sulla cattiveria altrui, sulle piccolezze della gente, per poi non descrivere un finale come quello di Orgoglio e Pregiudizio che, sebbene anche lì a mio avviso sia abbastanza abbozzato rispetto al resto della storia, perlomeno è degno di un dialogo-monologo dei protagonisti?


Inoltre vi sconsiglio vivamente quest'edizione in quanto è ricca di errori di stampa.


Voto: 3/5

venerdì 31 agosto 2012

Il Sole di Alur - La Sesta Regola - Intervista all'autore Alessandro Fusco

Buondì! Sono lieta di annunciarvi che Alessandro Fusco, autore del libro Il Sole di Alur - La Sesta Regola, edito da Il Ciliegio Edizioni, si è dimostrato molto disponibile per un'intervista! Ecco le informazioni sul primo libro della saga fantasy, seguite dalle risposte dell'autore alle mie domande. Inoltre non perdetevi il booktrailer realizzato, a mio avviso, con una grafica degna di nota, proprio come il gatto Trappola che appare nella copertina del libro!


Titolo: Il Sole di Alur - La Sesta Regola
Autore: Alessandro Fusco
Editore: Il Ciliegio

Pagine: 240

ISBN-10: 8897783031

ISBN-13: 9788897783039
Data di pubblicazione: Apr 01, 2012
Descrizione: "E dal trono perduto il Figlio della Notte stenderà la sua nera mano e la terra tutta andrà incontro alla fine di ciò che è stato. In quel tempo allora la sacra luce di Ylathar darà vita a nuova speranza, là ove mille anni saranno trascorsi dalla promessa dei figli di Alur, dal cui seme sorgerà colui che non è nato e che del destino di ogni popolo si farà carico."

Un ragazzo, un mago e una spada, uniti dal compiersi di un'antica profezia. Tutto ha inizio come in ogni leggenda, in cui il bene e il male si affrontano come due mitiche entità al volgere di ogni era. Ma la nuova vita che attende l'adolescente Térion a Helthor, centro del culto del dio-sole supremo, non apparirà più la stessa ai suoi occhi, né il mondo che lo circonda retto da un unico ordine prestabilito. In cuor suo, nel profondo della sua coscienza, il vero scontro si rivelerà essere quello fra gli ideali di giustizia e le avversità della vita, la corruzione del suo tempo e la volontà di non cedere sul suo cammino di fede, fino a infrangere la Sesta Regola e scoprire il segreto della sua nascita. 


                                                                  Guarda il Booktrailer 


Intervista all'autore Alessandro Fusco 

Ciao Alessandro  e benvenuto sul blog Follie di Libri. Iniziamo subito con la raffica di domande! 

Domanda n.1 Come è nata l’idea del Sole di Alur – La sesta regola e quando hai deciso di metterti in gioco come autore?
Il Sole di Alur nasce da un progetto di gioco di ruolo personale che creai quasi 10 anni fa con gli amici e per il quale, la saga, andava a comporre il nucleo della storia di un popolo umano, gli Aluir delle pianure. Quando di preciso abbia diviso in me il game-designer dallo scrittore, è accaduto un'estate, nel 2003, quando andando in treno verso il mare mi immedesimai nel protagonista nella scena che apre il romanzo. 

Domanda n. 2 La storia sarà composta da cinque volumi. Puoi darci qualche anticipazione del secondo libro “Il custode del tramonto”? Per quando è prevista l’uscita?7 
Il Custode del Tramonto, secondo dei cinque capitoli di cui si compone la saga, uscirà sempre per Il Ciliegio ad aprile 2013. Presumo che, come per il primo libro, il suo esordio avverrà al Salone del Libro di Torino, se saremo presenti con l'Editore alla manifestazione. La storia prenderà il via proprio dalla fine della Sesta Regola, ma vedrà i suoi giovani protagonisti sempre più prossimi all'età adulta, ponendoli di fronte a scelte difficili, alle prime responsabilità e a una grave minaccia che si paleserà alla fine del libro. 

Domanda n. 3 Quale è stato il capitolo più sofferto da scrivere e perché? 
Nella stesura del primo romanzo ho attraversato molte difficoltà, anzitutto perché non avevo mai scritto in vita mia (neppure un racconto breve, ma solo sceneggiature per avventure di gioco). Certamente alcuni capitoli sono stati più difficili di altri, sia per l'intreccio che per il peso che dovevano iniziare ad assumere nuovi personaggi. Credo che il capitolo L'Ordine dell'Alba, per quanto più descrittivo che ricco di trama, abbia rappresentato un serio paletto in quanto mi ha costretto, con piacere, a immaginare l'intero apparato politico-religioso del Grande Tempio del dio-sole. 


Domanda n. 4. Quali sono i tuoi personaggi preferiti della storia e come è avvenuta la loro creazione?

Non posso nascondere un forte debole per il protagonista Térion, nel quale c'è sicuramente un po' del ragazzino che credo di essere stato fino alla tarda adolescenza. Credo però di aver creato una valida figura di mago da mettere al suo fianco (Beldimion), così come i suoi giovani compagni (prima di tutti Shandor e Asthur). So già, dai primi commenti, che il gatto parlante Trappola ha invece riscosso il maggior successo presso i lettori e, non a caso, lo scelsi come immagine di copertina. 

La loro creazione è avvenuta un po' per caso, ma, nello stesso tempo, mi ha permesso di fare voce a differenti formae mentis, ad archetipi e personalità varie e di gran lunga discordanti con quella del protagonista, buono per antonomasia (per una buona ragione per altro!).



Domanda n. 5 Nel cassetto hai altri progetti che spaziano fantasy o ti piacerebbe dedicarti anche ad altri generi? 

Attualmente mi dedico anche a scrivere racconti brevi, per sperimentare tecniche narrative, o partecipare a qualche concorso. Si tratta per lo più di brevi thriller psicologici, storie di amori impossibili e maledetti che spero un giorno non lontano di riunire in una raccolta. Per quanto riguarda il genere fantasy, a parte terminare la saga, vorrei dedicarmi solamente a un altro progetto legato al mio mondo di fantasia, Ferhaven, che consiste in una raccolta di canti elfici parafrasati da brevi racconti e illustrati. 

Domanda n. 6. Cosa ne pensi delle varie diramazioni del fantasy (urban fantasy, fantasy contemporaneo, paranormal romance…) e qual è il tuo genere preferito? 
Ritengo molto positiva la formazione, soprattutto odierna, dei vari sottogeneri, così come nella musica o nel cinema. Pur non seguendo alcuni di essi, forse più per luoghi comuni, non disdegno le contaminazioni e tutte quelle soluzioni alternative che possono orientare un lettore a scegliere un libro anche in base ai suoi gusti. Personalmente posso definirmi un fan soprattutto del fantasy classico e del genere gotico tradizionale. 


Domanda n. 7 Quali sono le difficoltà principali che un autore esordiente deve affrontare e cosa consigli a chi intende intraprendere questa strada? 

La domanda mi è stata rivolta molto spesso, anche perché nel mio piccolo, come esordiente, ho scoperto che ci sono davvero moltissime persone a cui piacerebbe dar forma alle proprie idee scrivendo. Ma non nascondo le difficoltà, gli ostacoli e, non ultimo, la necessità di farsi anche un bell'esame di coscienza riguardo ciò che davvero si pensa di poter creare. Non ultimo consiglio sempre di leggere manuali e testi di tecnica di scrittura come anche di politica editoriale. Se quello della scrittura deve iniziare come una prova, è meglio dedicarsi ai racconti e lasciar perdere la titanica impresa di una saga (a meno che non siate un po' matti come me!) 



Domanda n. 8 Potresti riportare un paragrafo, dialogo o frase del libro che possa invogliare i lettori ad acquistarlo? 

Ma certo. Credo che questo, tratto dal capitolo 12, possa fare al caso:

Appena sveglio, il ragazzo reputò dunque di doversi confidare con il suo ospite sperando, ancora una volta, di aver visto in lui la persona giusta. 
«Signor Beldimion» disse trovandolo sulle scale «ho ripensato a tutto quello che mi è accaduto e credo sia importante che vi racconti ogni cosa del mio viaggio e degli strani sogni che faccio da qualche tempo.» 
L’uomo, che nel frattempo si era preparato per essere ricevuto dalla più alta carica del Tempio, lo volle tranquillizzare. 
«Térion, Térion, non hai alcun bisogno di farlo. Ti assicuro che qualunque cosa i tuoi sogni o il tuo viaggio ti abbiano rivelato, a te soltanto spetta darne un senso. Credo che in fondo anche questo faccia parte della crescita di un uomo.» Parlava con tono sereno, aggiustandosi un elegante cappello a tesa larga dello stesso blu dell'abito. «È compito di ciascuno di noi trovare una risposta per ogni evento che ci riguardi, o per lo meno provarci. In effetti non posso nasconderti che si tratti del talento più difficile e non stupisce se la maggior parte delle persone vi rinunci. Spesso gli uomini si affidano agli dei, agli oracoli, o agli indovini solo per nascondere a se stessi la propria incapacità di comprendere, il loro smarrimento e il vuoto che condannerebbe le loro anime se potessero vedere dentro i propri cuori. Ci sono poi individui che si definiscono superiori, nell'intelletto o nello spirito, che costringono gli altri ad accettare la visione a cui si sono votati, o manipolano le loro menti allo stesso scopo. In realtà anch'essi sono solo schiavi dei loro sogni e del potere che credono di possedere. Infine vi sono coloro che ricercano nella magia la risposta al proprio destino. La maggior parte degli esseri viventi, in verità, non fa parte né degli uni né degli altri, ma si vede preclusa ogni possibilità di apprendimento da quella volontà più forte di tutto che è il Caso e dai suoi oscuri disegni.» 

Domanda n. 9 Puoi lasciare tutte le informazioni per permettere ai lettori di contattarti e di ricevere le ultime news sulla saga? 
Con molto piacere:
Sito ufficiale della saga: www.specchionero.net

Domanda n. 10 C’è qualcos'altro che vorresti aggiungere? 
Da qualche tempo mi interesso anche delle dinamiche di mercato nel campo editoriale e di nuove tecnologie per la lettura (ebooks), materie per le quali occorrerebbe un blog intero per affrontare con dovizia tutte le problematiche e gli ostacoli che un esordiente, non pubblicato da una major, incontra oggi. Ma mi limito a voler incoraggiare i lettori, soprattutto i giovani, a dar fiducia ad autori sconosciuti, a non correre a una fiera per acquistare (magari senza sconti!) un libro "famoso" che potrebbero ugualmente trovare sotto casa, o su Amazon, ma a esplorare nuovi editori, quelli indipendenti e non a pagamento, che possono davvero nascondere piccoli grandi tesori. 

Ringrazio l'autore per la sua disponibilità e vi informo che il 29 settembre avrà luogo la presentazione della saga di Alur presso la Fondazione Achille Marazza (Borgomanero - NO)!

                                                                                                                                                                                                                                                        (Intervista a cura di Rose Mary)